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Federica Frau / Joint Mobility Check Riepilogo — Spagnolo

Spagnolo un anno fa
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Federica Frau / Joint Mobility Check Riepilogo — Inglese

Inglese un anno fa
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Federica Frau / Joint Mobility Check Riepilogo

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Federica Frau / Joint Mobility Check Riepilogo

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Federica Frau / Joint Mobility Check Riepilogo — Italiano

Il file joint-mobility-check-riepilogo/it.odt è stato aggiunto. un anno fa
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Federica Frau / Joint Mobility Check Riepilogo — Italiano

Al termine del check up verrà fornito al cliente un report in cui sarà riportato lo scores di mobilità per tutti gli esercizi eseguiti e la valutazione posturale osservazionale con indicazioni su come la postura potrebbe influenzare la sua mobilità.
Al termine del check up verrà fornito al cliente un report in cui sarà riportato lo scores di mobilità per tutti gli esercizi eseguiti e la valutazione posturale osservazionale con indicazioni su come la postura potrebbe influenzare la sua mobilità.
un anno fa
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Federica Frau / Joint Mobility Check Riepilogo — Italiano

TRONCO (3 esercizi).
TRONCO (3 esercizi).
un anno fa
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Federica Frau / Joint Mobility Check Riepilogo — Italiano

ARTI INFERIORI (3 esercizi).
ARTI INFERIORI (3 esercizi).
un anno fa
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Federica Frau / Joint Mobility Check Riepilogo — Italiano

ARTI SUPERIORI (2 esercizi).
ARTI SUPERIORI (2 esercizi).
un anno fa
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Federica Frau / Joint Mobility Check Riepilogo — Italiano

Esecuzione di semplici esercizi che consentono di valutare i range di mobilità articolare in modo qualitativo, a diversi livelli della catena cinematica:
Esecuzione di semplici esercizi che consentono di valutare i range di mobilità articolare in modo qualitativo, a diversi livelli della catena cinematica:
un anno fa
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Federica Frau / Joint Mobility Check Riepilogo — Italiano

Rilevazione di parametri posturali tramite esame visivo e domande anamnestiche;
Rilevazione di parametri posturali tramite esame visivo e domande anamnestiche;
un anno fa
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Federica Frau / Joint Mobility Check Riepilogo — Italiano

Per mobilità articolare si intende la capacità di eseguire i movimenti con massima ampiezza e naturalezza possibile nei limiti fisiologici imposti.<g id="0"/> Nella fase pre-allenamento, è consigliabile iniziare con movimenti rivolti alla parte alta del corpo, attivando l’articolazione scapolo omerale con movimenti di circonduzione, per poi passare al tratto lombare con movimenti di flessione fino ad arrivare agli arti inferiori mobilizzando le anche con rotazioni interne ed esterne, le ginocchia e le caviglie con movimenti di flesso estensione. E’ opportuno inserire questi “allenamenti” nella vita quotidiana, in quanto ci permettono di ottenere vantaggi a lungo termine, in particolare per prevenire infortuni, permettere di sopportare carichi maggiori e per distendere la muscolatura. Il dolore muscolo-scheletrico è una conseguenza di danni (traumi o sforzi) o disordini di varia tipologia (osteoartrosi o tendiniti) che si verifica a livello di ossa, articolazioni e muscoli. Le sedi più frequenti dei dolori muscolo-scheletrici sono la zona cervicale e la schiena. “7 italiani su 10 si sentono limitati nell’attività sportiva e conducono una vita meno attiva a causa del dolore muscolo-scheletrico, con conseguenze sul benessere fisico e psicologico”. E’ importante per questo intervenire in fase precoce, non appena il dolore muscolo-scheletrico inizia a manifestarsi e per evitare un suo peggioramento.<g id="1"/>Il JOINT MOBILITY CHECK, fornisce un’indicazione sulla mobilità articolare dell’individuo, associata ad una valutazione di alcune caratteristiche posturali che potrebbero influenzarla. <g id="2"/> Il check up si articola in due fasi:
Per mobilità articolare si intende la capacità di eseguire i movimenti con massima ampiezza e naturalezza possibile nei limiti fisiologici imposti.<g id="0"/> Nella fase pre-allenamento, è consigliabile iniziare con movimenti rivolti alla parte alta del corpo, attivando l’articolazione scapolo omerale con movimenti di circonduzione, per poi passare al tratto lombare con movimenti di flessione fino ad arrivare agli arti inferiori mobilizzando le anche con rotazioni interne ed esterne, le ginocchia e le caviglie con movimenti di flesso estensione. E’ opportuno inserire questi “allenamenti” nella vita quotidiana, in quanto ci permettono di ottenere vantaggi a lungo termine, in particolare per prevenire infortuni, permettere di sopportare carichi maggiori e per distendere la muscolatura. Il dolore muscolo-scheletrico è una conseguenza di danni (traumi o sforzi) o disordini di varia tipologia (osteoartrosi o tendiniti) che si verifica a livello di ossa, articolazioni e muscoli. Le sedi più frequenti dei dolori muscolo-scheletrici sono la zona cervicale e la schiena. “7 italiani su 10 si sentono limitati nell’attività sportiva e conducono una vita meno attiva a causa del dolore muscolo-scheletrico, con conseguenze sul benessere fisico e psicologico”. E’ importante per questo intervenire in fase precoce, non appena il dolore muscolo-scheletrico inizia a manifestarsi e per evitare un suo peggioramento.<g id="1"/>Il JOINT MOBILITY CHECK, fornisce un’indicazione sulla mobilità articolare dell’individuo, associata ad una valutazione di alcune caratteristiche posturali che potrebbero influenzarla. <g id="2"/> Il check up si articola in due fasi:
un anno fa
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Federica Frau / Joint Mobility Check Riepilogo — Italiano

È bello stare bene!
È bello stare bene!
un anno fa
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Federica Frau / Joint Mobility Check Riepilogo — Italiano

Conoscere lo stato del proprio benessere, cancellare le abitudini sbagliate, avere una nuova consapevolezza di sé, rinnovarsi con percorsi mirati e scegliere la miglior strategia per il benessere.
Conoscere lo stato del proprio benessere, cancellare le abitudini sbagliate, avere una nuova consapevolezza di sé, rinnovarsi con percorsi mirati e scegliere la miglior strategia per il benessere.
un anno fa
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Rifondazione nel repository

Federica Frau / Joint Mobility Check Riepilogo

Rifondazione nel repository un anno fa

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