Conoscere lo stato del proprio benessere, cancellare le abitudini sbagliate, avere una nuova consapevolezza di sé, rinnovarsi con percorsi mirati e scegliere la miglior strategia per il benessere.
L’esame audiometrico è un test che viene eseguito per valutare potenziali deficit nella funzione uditiva. In questo caso si tratta di una attività di screening e non di un test diagnostico che richiede la presenza di uno specialista, tuttavia può mettere in luce potenziali carenze funzionali/ problematiche che richiedano di essere ulteriormente esplorate.
Una Ipoacusia (perdita uditiva) può essere caratterizzata da diversi gradi d’intensità: essa può spaziare da un disturbo di piccola entità, fino alla perdita completa dell’udito.<g id="0"/> Le forme possono essere diverse: nella maggior parte dei casi (circa l’85% di coloro colpiti da ipoacusia) non viene compreso il linguaggio parlato. Nei casi di danno sensoriale, le conversazioni e i rumori vengono percepiti a un volume normale, ma vengono compresi con difficoltà, soprattutto quando si tratta di rumori di fondo. Una perdita uditiva nei toni gravi (chiamata anche ipoacusia percettiva in linguaggio tecnico) si manifesta, invece, più di rado. In questi casi, i rumori e le conversazioni vengono percepiti come troppo deboli, e quindi vengono compresi con difficoltà. In rari casi possono manifestarsi entrambe le forme contemporaneamente.
L’audiometria è un test che consente di valutare la nostra percezione del suono a diverse frequenze e a diverse intensità. Questo test rientra nella branca della psicoacustica che si focalizza sulla sensazione provocata dallo stimolo tramite test soggettivi, come l’audiometria, che è infatti basata sulle sensazioni riportate dal paziente.
Al paziente vengono fatti ascoltare stimoli a varie frequenze (in un range tipicamente compreso tra 1000 e 5000 hertz) e varie intensità (definite in dB), ad intervalli discreti determinati. L’obiettivo è determinare l’intensità minima che il paziente riesce a percepire (considerando che ogni stimolo testato deve essere verificato più volte per ciascuna intensità e si considera percepito se il paziente riporta di averlo udito almeno nel 50% dei tentativi).
Si considerano accettabili perdite fino a 20 dB, lieve limitazione della funzionalità tra 20 e 30 dB, moderata fino a 50 dB e severa per valori maggiori (i valori precisi dipendono dallo standard utilizzato). Il test viene ripetuto per entrambe le orecchie.
Un altro elemento che è importante valutare è la forma del tracciato: a seconda della forma del tracciato è possibile condurre alcune ipotesi sulla localizzazione dell’origine del problema in orecchio esterno/medio oppure interno/problema a livello di trasduzione/conduzione del segnale successiva.