Stringa sorgente

Chiave Italiano
odf///office:document-content[0]/office:body[0]/office:text[0]/text:p[0]/text:span[0] Di cosa si tratta
odf///office:document-content[0]/office:body[0]/office:text[0]/text:p[1]/text:span[0] La misurazione della densitometria ossea è intesa come attività di prevenzione e screening rispetto al rischio di fratture per osteoporosi. L’ultrasonometria ossea quantitativa è una tecnica diagnostica che si basa sulla trasmissione di onde ad alta frequenza attraverso la matrice mineralizzata. Questa metodica trova impiego nello studio dei cambiamenti qualitativi e quantitativi scheletrici determinati dalla menopausa, dall’invecchiamento e da altre condizioni osteopenizzanti. I parametri di studio ultrasonometrici sono indicatori della resistenza ossea e permettono di stabilire la predisposizione del paziente al rischio di frattura osteoporotica al pari della tecnica MOC tradizionale.<g id="0"/> L’esame ultrasonometrico si effettua a livello del calcagno, sensibile ai cambiamenti di natura fisiologica, patologica o iatrogena, rispecchiando il metabolismo osseo sistemico e risultando perciò efficace nella predizione delle fratture osteoporotiche, in particolare<g id="1"/> a livello dell’anca. Gli strumenti ultrasonometrici misurano la velocità di trasmissione e l’attenuazione degli ultrasuoni attraverso il calcagno, al fine di fornire una misura clinica nota come Indice Stiffness: questo indice rappresenta il rischio di frattura osteoporotica ed è paragonabile alla densità minerale ossea (BMD), misurata mediante assorbimetria a raggi X della colonna vertebrale o dell’anca.<g id="2"/> La valutazione si basa su due parametri:
odf///office:document-content[0]/office:body[0]/office:text[0]/text:list[0]/text:list-item[0]/text:p[0]/text:span[0] T-Score: è un punteggio numerico che esprime la densità minerale ossea (BMD). Il Tscore è la differenza tra il valore di BMD registrato nel soggetto esaminato e quello di riferimento nella popolazione sana nel periodo della vita (circa 25 anni) in cui la massa ossea raggiunge il massimo di crescita e lo scheletro è più resistente e ricco d’osso. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità negli adulti se il T-score è compreso tra +1 e -1 la densità ossea è normale, se è minore di -1 si è in presenza di osteopenia (modesta perdita di minerali, ma campanello di allarme di un possibile futuro peggioramento in osteoporosi) e se è inferiore a -2,5 di osteoporosi.<g id="3"/>
odf///office:document-content[0]/office:body[0]/office:text[0]/text:list[0]/text:list-item[1]/text:p[0]/text:span[0] Z-Score: indica di quanto il valore in esame si differenzia da quello di una popolazione sana di riferimento composta da soggetti dello stesso sesso e della stessa età del soggetto in esame. Lo Z-score è particolarmente indicato per soggetti di età inferiore ai 30 anni.
odf///office:document-content[0]/office:body[0]/office:text[0]/text:p[2]/text:span[0] Il grafico in cui viene rappresentato il risultato evidenzia le aree di normalità, osteopenia ed osteoporosi, oltre a delle linee di tendenza indicative del possibile sviluppo del parametro all’aumentare dell’età.
odf///office:document-content[0]/office:body[0]/office:text[0]/text:p[3]/text:span[0] Informazione al cliente
odf///office:document-content[0]/office:body[0]/office:text[0]/text:p[4]/text:span[0] Si allega al presente documento un foglio illustrativo, in formato elettronico, che contiene le informazioni di base inerenti quanto verrà valutato; tali informazioni possono essere utilizzate sia come spiegazione per il cliente che desidera approfondimenti all’atto dell’invito, che al cliente che si presenta all’appuntamento.
Chiave Italiano
odf///office:document-content[0]/office:body[0]/office:text[0]/text:list[0]/text:list-item[0]/text:p[0]/text:span[0] T-Score: è un punteggio numerico che esprime la densità minerale ossea (BMD). Il Tscore è la differenza tra il valore di BMD registrato nel soggetto esaminato e quello di riferimento nella popolazione sana nel periodo della vita (circa 25 anni) in cui la massa ossea raggiunge il massimo di crescita e lo scheletro è più resistente e ricco d’osso. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità negli adulti se il T-score è compreso tra +1 e -1 la densità ossea è normale, se è minore di -1 si è in presenza di osteopenia (modesta perdita di minerali, ma campanello di allarme di un possibile futuro peggioramento in osteoporosi) e se è inferiore a -2,5 di osteoporosi.<g id="3"/>
odf///office:document-content[0]/office:body[0]/office:text[0]/text:list[0]/text:list-item[1]/text:p[0]/text:span[0] Z-Score: indica di quanto il valore in esame si differenzia da quello di una popolazione sana di riferimento composta da soggetti dello stesso sesso e della stessa età del soggetto in esame. Lo Z-score è particolarmente indicato per soggetti di età inferiore ai 30 anni.
odf///office:document-content[0]/office:body[0]/office:text[0]/text:p[0]/text:span[0] Di cosa si tratta
odf///office:document-content[0]/office:body[0]/office:text[0]/text:p[10]/text:span[0] La persona dedicata sarà presente in farmacia mezz’ora prima del primo appuntamento, per provvedere all’allestimento della postazione e all’incontro iniziale di coordinamento con il referente della farmacia che si occuperà del consiglio/consulenza successivo alla misurazione. È opportuno che l’operatore riceva il programma degli appuntamenti. La persona dedicata farà accomodare il cliente nell’area dedicata. Durante l’appuntamento verranno fornite delle informazioni che riprendono quanto già consegnato, verranno richiesti i dati necessari e verrà effettuata la rilevazione. Il cliente verrà poi fatto accomodare nell’area dedicata al consiglio del farmacista. L’operatore, inoltre, si rende disponibile, quando richiesto, a fornire un consiglio circa la tipologia di prodotto più indicata in base al risultato ottenuto. Il personale consegnerà il risultato in presenza del farmacista che si occuperà della consulenza. L’operatore commenterà il risultato ottenuto, lasciando al farmacista la conseguente attività di consiglio e/o consulenza.
odf///office:document-content[0]/office:body[0]/office:text[0]/text:p[1]/text:span[0] La misurazione della densitometria ossea è intesa come attività di prevenzione e screening rispetto al rischio di fratture per osteoporosi. L’ultrasonometria ossea quantitativa è una tecnica diagnostica che si basa sulla trasmissione di onde ad alta frequenza attraverso la matrice mineralizzata. Questa metodica trova impiego nello studio dei cambiamenti qualitativi e quantitativi scheletrici determinati dalla menopausa, dall’invecchiamento e da altre condizioni osteopenizzanti. I parametri di studio ultrasonometrici sono indicatori della resistenza ossea e permettono di stabilire la predisposizione del paziente al rischio di frattura osteoporotica al pari della tecnica MOC tradizionale.<g id="0"/> L’esame ultrasonometrico si effettua a livello del calcagno, sensibile ai cambiamenti di natura fisiologica, patologica o iatrogena, rispecchiando il metabolismo osseo sistemico e risultando perciò efficace nella predizione delle fratture osteoporotiche, in particolare<g id="1"/> a livello dell’anca. Gli strumenti ultrasonometrici misurano la velocità di trasmissione e l’attenuazione degli ultrasuoni attraverso il calcagno, al fine di fornire una misura clinica nota come Indice Stiffness: questo indice rappresenta il rischio di frattura osteoporotica ed è paragonabile alla densità minerale ossea (BMD), misurata mediante assorbimetria a raggi X della colonna vertebrale o dell’anca.<g id="2"/> La valutazione si basa su due parametri:
odf///office:document-content[0]/office:body[0]/office:text[0]/text:p[2]/text:span[0] Il grafico in cui viene rappresentato il risultato evidenzia le aree di normalità, osteopenia ed osteoporosi, oltre a delle linee di tendenza indicative del possibile sviluppo del parametro all’aumentare dell’età.
odf///office:document-content[0]/office:body[0]/office:text[0]/text:p[3]/text:span[0] Informazione al cliente
odf///office:document-content[0]/office:body[0]/office:text[0]/text:p[4]/text:span[0] Si allega al presente documento un foglio illustrativo, in formato elettronico, che contiene le informazioni di base inerenti quanto verrà valutato; tali informazioni possono essere utilizzate sia come spiegazione per il cliente che desidera approfondimenti all’atto dell’invito, che al cliente che si presenta all’appuntamento.
odf///office:document-content[0]/office:body[0]/office:text[0]/text:p[6]/text:span[0] Organizzazione dell’evento

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Componente Traduzione Differenza rispetto alla stringa attuale
Questa traduzione Propagati Stringhe tradotte Federica Frau/Densi Check Gestione
Le stringhe seguenti hanno una differente sorgente ma lo stesso contesto.
Stringhe tradotte Federica Frau/Dry Eye Check Gestione La misurazione della densitometria ossea è intesa come attività di prevenzione e screening rispetto al rischio di fratture per osteoporosi. L’ultrasonometria ossea quantitativa è una tecnica diagnostica che si basa sulla trasmissione di onde ad alta frequenza attraverso la matrice mineralizzata. Questa metodica trova impiego nello studio dei cambiamenti qualitativi e quantitativi scheletrici determinati dalla menopausa, dall’’occhio secco è una malattia multifattoriale della superficie oculare caratterizzata da una perdita di omeostasi del film lacrimale. Le lacrime vengono prodotte dalle ghiandole dell’occhio e proteggono la superficie oculare. Svolgono diverse funzioni: lubrificante, nutritiva per la cornea, antibatterica per la superficie oculare e contribuiscono al potere refrattivo dell’occhio e alla messa a fuoco delle immagini sulla retina. Inoltre, esiste un sistema di drenaggio che consente alle lacrime inv ecchiamento e da altre condizioni osteopenizzanti. I parametri di studio ultrasonometrici sono indicatori della resistenza ossea e permettonesso di fluire verso la parte posteriore del naso. La patologia dell’occhio secco può verificarsi quando di stabilire la predisposizione del paziente al rischio di frattura osteoporotica al pari della tecnica MOC tradizionale.<g id="0"/> L’esame ultrasonometrico si effettua a livello del calcagno, sensibile ai cambiamenti di natura fisiologica, patologica o iatrogena, rispecchiando il metabolismo osseo sistemico e risultando perciò efficace nella predizione delle fratture osteoporotiche, in particolare<g id="1"/> a livello dell’anca. Gli strumenti ultrasonometrici misurano la velocità di trasmissione e l’attenuazione degli ultrasuoni attraverso il calcagno, al fine di fornire una misura clinica nota come Indice Stiffness: questo indice rappresenta il rischio di frattura osteoporotica ed è paragonabile alla densità minerale ossea (BMD), misurata mediante assorbimetria a raggi X della colonna vertebrale o dell’anca.<g id="2"/> La valutazione si basa su due parametriistemi di produzione e/o di drenaggio non funzionano correttamente.<g id="0"/>Il Dry Eye check rappresenta un’attività di autovalutazione dei sintomi correlati alla sindrome dell’occhio secco mediante un questionario validato (Symptom Assessment In Dry Eye) che permette di evidenziare la loro severità e frequenza. Inoltre, è possibile effettuare una misurazione facoltativa del tasso di evaporazione lacrimale (TER), mediante l’utilizzo dello strumento Eye VapoMeter, al fine di identificare una possibile alterazione. Al termine verrà erogato il report con la relativa spiegazione e il dettaglio dei parametri analizzati. In particolare, vengono forniti cinque scores:
Stringhe tradotte Federica Frau/Mindfulness Check Gestione La misurazione della densitometria ossea è intesa come attività di prevenzione e screening rispetto al rischio di fratture per osteoporosi. L’ultrasonometria ossea quantitativa è una tecnica diagnostica che si basa sulla trasmissione di onde ad alta frequenza attraverso la matrice mineralizzata. Questa metodica trova impiego nello studio dei cambiamenti qualitativi e quantitativi scheletrici determinati dalla menopausa, dall’invecchiamento e da altre condizioni osteopenizzanti. I parametri di studio ultrasonometrici sono indicatori della resistenza ossea e permettono di stabilire la predisposizione del paziente al rischio di frattura osteoporotica al pari della tecnica MOC tradizionale.<g id="0"/> L’esame ultrasonometrico si effettua a livello del calcagno, sensibile ai cambiamenti di natura fisiologica, patologica o iatrogena, rispecchiando il metabolismo osseo sistemico e risultando perciò efficace nella predizione delle fratture osteoporotiche, in particolare<g id="1"/> a livello dell’anca. Gli strumenti ultrasonometrici misurano la velocità di trasmissione e l’attenuazione degli ultrasuoni attraverso il calcagno, al fine di fornire una misura clinica nota come Indice Stiffness: questo indice rappresMindfulness significa avere consapevolezza di sé e di ciò che si sta vivendo. Rappresenta una struttura sistematica e un processo che permette di coltivare la consapevolezza del presente e della realtà quotidiana attraverso una pratica intenzionale e sostenuta il rischio di frattura osteoporotica ed è paragonabile alla densità minerale ossea (BMD), misurata mediante assorbimetria a raggi X della colonna vertebrale o dell’anca.<g id="2"/> La valutazione si basa su due parametri. I cinque aspetti fondamentali su cui si focalizza la mindfulness sono:
Stringhe tradotte Federica Frau/Oral Check Gestione La misurazione della densitometria ossea è intesa come attività di prevenzione e screening rispetto al rischio di fratture per osteoporosi. L’ultrasonometria ossea quantitativa è una tecnica diagnoSecondo l’OMS, si sticma che si basa sulla trasmissione di onde ad alta frequenza attraverso la matrice mineralizzata. Questa metodica trova impiego nello studio dei cambiamenti qualitativi e quantitativi scheletrici determinati dalla menopausa, dall’invecchiamento e da altre condizioni osteopenizzanti. I parametri di studio ultrasonometrici sono indicatori della resistenza ossea e permettono di stabilire la predisposizione del paziente al rischio di frattura osteoporotica al pari della tecnica MOC tradizionale.<g id="0"/> L’esame ultrasonometrico si effettua a livello del calcagno, sensibile ai cambiamenti di natura fisiologica, patologica o iatrogena, rispecchiando il metabolismo ole malattie del cavo orale (carie, gengiviti, caduta dei denti, ascessi, traumi e tumori) colpiscono quasi 3,5 miliardi di persone al mondo, in particolare l’OMS definisce la carie come un processeo siestemico e risultando perciò efficace nella predizione delle fratture osteoporotiche, in particolare<g id="1"/> a livello dell’anca. Gli strumenti ultrasonometrici misurano la velocità di trasmissione e l’attenuazione degli ultrasuoni attraverso il calcagno, al fine di fornire una misura clinica nota come Indice Stiffness: questo indice rappresenta il rischio di frattura osteoporotica ed è paragonabile alla densità minerale ossea (BMD), misurata mediante assorbimetria a raggi X della colonna vertebrale o dell’anca.<g id="2"/> La valutazione si basa su due parametri:rno localizzato, che insorge dopo l’eruzione del dente e comporta un rammollimento dei tessuti duri con conseguente formazione di cavità.
Stringhe tradotte Federica Frau/DDimer Check Gestione La misurazione della densitometria ossea è intesa come attività di prevenzione e screening rispetto al rischio di fratture per osteoporosi. L’ultrasonometria ossea quantitativa è una tecnica diagnostica che si basa sulla trasmissione di onde ad alta frequenza attraverso la matrice mineralizzata. Questa metodica trova impiego nello studio dei cambiamenti qualitativi e quantitativi scheletrici determinati dalla menopausa, dall’invecchiamento e da altre condizioni osteopenizzanti. I parametri di studio ultrasonometrici sono indicatori della resistenza ossea e permettono di stabilire la predisposizione del paziente al rischio di frattura osteoporotica al pari della tecnica MOC tradizionale.<g id="0"/> L’esame ultrasonometrico si effettua a livello del calcagno, sensibile ai cambiamenti di natura fisiologica, patologica o iatrogena, rispecchiando il metabolismo osseo sistemico e risultando perciò efficace nella predizione delle fratture osteoporotiche, in particolare<g id="1"/> a livello dell’anca. Gli strumenti ultrasonometrici misurano la velocità di trasmissione e l’attenuazione degli ultrasuoni attraverso il calcagno, al fine di fornire una misura clinica nota come Indice Stiffness: questo indice rappresenta il rischio di frIl D-Dimer Check è un check up di prevenzione rispetto alla presenza di coaguli nel circolo sanguigno tramite misurazione dei livelli di D-Dimero. È un metodo veloce, non invasivo utile a escludere patologie correlate all’eccessiva o inappropriata coagulazione. La misurazione del livello di D-Dimero viene effettuata attura osteoporotica ed è paragonabile alla densità minerale ossea (BMD), misurata mediante assorbimetria a raggi X della colonna vertebrale o dell’anca.<g id="2"/> La valutazione si basa su due parametri:verso test rapido qualitativo mediante prelievo di sangue capillare.
Stringhe tradotte Federica Frau/Cardio Check Gestione La misurazione della densitometria ossea è intesa come attività di prevenzione e screening rispetto al rischio di fratture per osteoporosi. L’ultrasonometria ossea quantitativa è una tecnica diagnostica che si basa sulla trasmissione di onde ad alta frequenza attraverso la matrice mineralizzata. Questa metodica trova impiego nello studio dei cambiamenti qualitativi e quantitativi scheletrici determinati dalla menopausa, dall’invecchiamento e da altre condizioni osteopenizzanti. I parametri di studio ultrasonometrici sono indicatori della resistenza ossea e permettono di stabilire la predisposizione del paziente al rischio di frattura osteoporotica al pari della tecnica MOC tradizionale.<g id="0"/> L’esame ultrasonometrico si effettua a livello del calcagno, sensibile ai cambiamenti di natura fisiologica, patologica o iatrogena, rispecchiando il metabolismo osseo sistemico e risultando perciò efficace nella predizione delle fratture osteoporotIl Cardio check è un processo di screening per la prevenzione di aritmie comuni e/o anomalie cardiache tramite la registrazione dell’attività elettrica del cuore.<g id="0"/> Permette di individuare, in maniera veloce e sempliche, in particolare<g id="1"/> a livello dell’anca. Gli strumenti ultrasonometrici misurano la velocità di trasmissione e l’attenuazione degli ultrasuoni attraverso il calcagno, al fine di fornire una misura clinica nota come Indice Stiffness: questo indice rappresenta il rischio di fratturmediante l’ECG monoderivazione possibili anomalie del ritmo cardiaco, così da ostteoporotica ed è paragonabile alla densità minerale ossea (BMD), misurata mediante assorbimetria a raggi X della colonna vertebrale o dell’anca.<g id="2"/> La valutazione si basa su due parametri:nere un quadro sullo stato di benessere della persona.<g id="1"/><g id="2"/><g id="3"/><g id="4"/><g id="5"/><g id="6"/>
Stringhe tradotte Federica Frau/W Pregnancy Check Riepilogo La misurazione della densitometria ossea è intesa come attività di prevenzione e screening rispetto al rischio di fratture per osteoporosi. L’ultrasonometria ossea quantitativa è una tecnica diagnostica che si basa sulla trasmissione di onde ad alta frequenza attraverso la matrice mineralizzata. Questa metodica trova impiego nello studio dei cambiamenti qualitativi e quantitativi scheletrici determinati dalla menopausa, dall’invecchiamento e da altre condizioni osteopenizzanti. I parametri di studio ultrasonometrici sono indicatori della resistenza ossea e permettono di stabilire la predisposizione del paziente al rischio di frattura osteoporotica al pari della tecnica MOC tradizionale.<g id="0"/> L’esame ultrasonometrico si effettua a livello del calcagno, sensibile ai cambiamenti di natura fisiologica, patologica o iatrogena, rispecchiando il metabolismo osseo sistemico e risultando perciò efficace nella predizione delle fratture osteoporotiche, in particolare<g id="1"/> a livello dell’anca. Gli strumenti ultrasonometrici misurano la velocità di trasmissione e l’attenuazione degli ultrasuoni attraverso il calcagno, al fine di fornire una misura clinica nota come Indice Stiffness: questo indice rappresenta il rischio di frattura osteoporotica ed è paragonabile alla densità minerale ossea (BMD), misurata mediante assorbimetria a raggi X della colonna vertebrale o dell’anca.<g id="2"/> La valutazione si basa su due parametri:È bello stare bene!
Stringhe tradotte Federica Frau/Neck&Back Check Gestione La misurazione della densitometria ossea è intesa come attività di prevenzione e screening rispetto al rischio di fratture per osteoporosi. L’ultrasonometria ossea quantitativa è una tecnica diagnostica che si basa sulla trasmissioneOltre il 90% degli italiani ha sofferto di dolore muscolo-scheletrico almeno una volta nella vita, il 70% dichiara di conde ad alta frequenza attraverso la matrice mineralizzata. Questa metodica trova impiego nello studio dei cambiamenti qualitativi e quantitativi scheletrici determinati dalla menopausa, dall’invecchiamento e da altre condizioni osteopenizzanti. I parametri di studio ultrasonometrici sono indicatori della resistenza ossea e permettono di stabilire la predisposizione del paziente al rischio di frattura osteoporotica al pari della tecnica MOC tradizionale.<g id="0"/> L’esame ultrasonometrico si effettua a livello del calcagno, sensibile ai cambiamenti di natura fisiologica, patologica o iatrogena, rispecchiando il metabolismo osseo sistemico e risultando perciò efficace nella predizione delle fratture osteoporotiche, in particolareurre una vita meno attiva a causa di esso, con conseguenze sul benessere fisico e psicologico. Può essere una conseguenza di danni (come traumi o sforzi) o disordini di varia tipologia (come osteoartrosi o tendiniti) che si verificano a livello di ossa, articolazioni, muscoli. Il dolore comporta limitazione del movimento e rigidità.<g id="10"/> a livello dell’anca. Gli strumenti ultrasonometrici misurano la velocità di trasmissione e l’attenuazione degli ultrasuoni attraverso il calcagno, al fine di fornire una misura clinica nota come Indice Stiffness: questo indice rappresenta il rischio di frattura osteoporotica ed è paragonabile alla densità minerale ossea (BMD), misurata mediante assorbimetria a raggi X della colonna vertebNella maggior parte dei dolori muscolo-scheletrici è presente uno stato infiammatorio dei tessuti, che può causare un peggioramento del dolore. L’infiammazione porta a una sensibilizzazione dei nocicettori contribuendo a generalre o dell’anca.<g id="2"/> La valutazione si basa su due parametri:la sensazione dolorosa.
Stringhe tradotte Federica Frau/Stress Check Riepilogo La misurazione della densitometria ossea è intesa come attività di prevenzione e screening rispetto al rischio di fratture per osteoporosi. L’ultrasonometria ossea quantitativa è una tecnica diagnostica che si basa sulla trasmissione di onde ad alta frequenza attraverso la matrice mineralizzata. Questa metodica trova impiego nello studio dei cambiamenti qualitativi e quantitativi scheletrici determinati dalla menopausa, dall’invecchiamento e da altre condizioni osteopenizzanti. I parametri di studio ultrasonometrici sono indicatori della resistenza ossea e permettono di stabilire la predisposizione del paziente al rischio di frattura osteoporotica al pari della tecnica MOC tradizionale.<g id="0"/> L’esame ultrasonometrico si effettua a livello del calcagno, sensibile ai cambiamenti di natura fisiologica, patologica o iatrogena, rispecchiando il metabolismo osseo sistemico e risultando perciò efficace nella predizione delle fratture osteoporotiche, in particolare<g id="1"/> a livello dell’anca. Gli strumenti ultrasonometrici misurano la velocità di trasmissione e l’attenuazione degli ultrasuoni attraverso il calcagno, al fine di fornire una misura clinica nota come Indice Stiffness: questo indice rappresenta il rischio di frattura osteoporotica ed è paragonabile alla densità minerale ossea (BMD), misurata mediante assorbimetria a raggi X della colonna vertebrale o dell’anca.<g id="2"/> La valutazione si basa su due parametri:È bello stare bene!
Stringhe tradotte Federica Frau/Skin Check Gestione La misurazione della densitometria ossea è intesa come attività di prevenzione e screening rispetto al rischio di fratture per osteoporosi. L’ultrasonometria ossea quantitativa è una tecnica diagnostica che si basa sulla trasmissione di onde ad alta frequenza attraverso la matrice mineralizzata. Questa metodica trova impiego nello studio dei cambiamenti qualitativi e quantitativi scheletrici determinati dalla menopausa, dall’invecchiamento e da altre condizioni osteopenizzanti. I parametri di studio ultrasonometrici sono indicatori della resistenza ossea e permettono di stabilire la predisposizio Skin Check è una valutazione non invasiva che permette di monitorare e gestire il benessere della propria pelle. La pelle, ed in particolar modo quella del viso, subisce con il tempo dei cambiamenti qualitativi e quantitativi, alcuni dei quali si possono migliorare cone del paziente al rischio di frattura osteoporotica al pari della tecnica MOC tradizionale.<g id="0"/> L’esame ultrasonometrico si effettua a livello del calcagno, sensibile ai cambiamenti di natura fisiologica, patologica o iatrogena, rispecchiando il metabolismo osseo sistemico e risultando perciò efficace nella predizione deli semplici accorgimenti. Lo skin check prevede un colloquio iniziale sulle abitudini cosmetiche, un esame visivo e una rilevazione strumentale ftratture osteoporotiche, in particolare<g id="1"/> a livello dell’anca. Gli strumenti ultrasonometrici misurano la velocità di trasmissione e l’attenuamite l’utilizzo di una telecamera ad alta risoluzione, degli ultrasuoni attraverso il calcagno, al fine di fornire una misura clinica nota come Indice Stiffness: questo indice rappresenta il rischio di frattura osteoporotica ed è paragonabile alla densità minerale ossea (BMD), misurata mediante assorbimetria a raggi X della colonna vertebrale o dell’ancai luce UV e di un sensore per valutare elasticità ed idratazione.<g id="20"/> La valutazione si basa su due parametrPiù nel dettaglio vengono analizzati:
Stringhe tradotte Federica Frau/PSA Check Riepilogo La misurazione della densitometria ossea è intesa come attività di prevenzione e screening rispetto al rischio di fratture per osteoporosi. L’ultrasonometria ossea quantitativa è una tecnica diagnostica che si basa sulla trasmissione di onde ad alta frequenza attraverso la matrice mineralizzata. Questa metodica trova impiego nello studio dei cambiamenti qualitativi e quantitativi scheletrici determinati dalla menopausa, dall’invecchiamento e da altre condizioni osteopenizzanti. I parametri di studio ultrasonometrici sono indicatori della resistenza ossea e permettono di stabilire la predisposizione del paziente al rischio di frattura osteoporotica al pari della tecnica MOC tradizionale.<g id="0"/> L’esame ultrasonometrico si effettua a livello del calcagno, sensibile ai cambiamenti di natura fisiologica, patologica o iatrogena, rispecchiando il metabolismo osseo sistemico e risultando perciò efficace nella predizione delle fratture osteoporotiche, in particolare<g id="1"/> a livello dell’anca. Gli strumenti ultrasonometrici misurano la velocità di trasmissione e l’attenuazione degli ultrasuoni attraverso il calcagno, al fine di fornire una misura clinica nota come Indice Stiffness: questo indice rappresenta il rischio di frattura osteoporotica ed è paragonabile alla densità minerale ossea (BMD), misurata mediante assorbimetria a raggi X della colonna vertebrale o dell’anca.<g id="2"/> La valutazione si basa su due parametri:È bello stare bene!
Stringhe tradotte Federica Frau/Body Check Riepilogo La misurazione della densitometria ossea è intesa come attività di prevenzione e screening rispetto al rischio di fratture per osteoporosi. L’ultrasonometria ossea quantitativa è una tecnica diagnostica che si basa sulla trasmissione di onde ad alta frequenza attraverso la matrice mineralizzata. Questa metodica trova impiego nello studio dei cambiamenti qualitativi e quantitativi scheletrici determinati dalla menopausa, dall’invecchiamento e da altre condizioni osteopenizzanti. I parametri di studio ultrasonometrici sono indicatori della resistenza ossea e permettono di stabilire la predisposizione del paziente al rischio di frattura osteoporotica al pari della tecnica MOC tradizionale.<g id="0"/> L’esame ultrasonometrico si effettua a livello del calcagno, sensibile ai cambiamenti di natura fisiologica, patologica o iatrogena, rispecchiando il metabolismo osseo sistemico e risultando perciò efficace nella predizione delle fratture osteoporotiche, in particolare<g id="1"/> a livello dell’anca. Gli strumenti ultrasonometrici misurano la velocità di trasmissione e l’attenuazione degli ultrasuoni attraverso il calcagno, al fine di fornire una misura clinica nota come Indice Stiffness: questo indice rappresenta il rischio di frattura osteoporotica ed è paragonabile alla densità minerale ossea (BMD), misurata mediante assorbimetria a raggi X della colonna vertebrale o dell’anca.<g id="2"/> La valutazione si basa su due parametri:È bello stare bene!
Stringhe tradotte Federica Frau/Joint Mobility Check Riepilogo La misurazione della densitometria ossea è intesa come attività di prevenzione e screening rispetto al rischio di fratture per osteoporosi. L’ultrasonometria ossea quantitativa è una tecnica diagnostica che si basa sulla trasmissione di onde ad alta frequenza attraverso la matrice mineralizzata. Questa metodica trova impiego nello studio dei cambiamenti qualitativi e quantitativi scheletrici determinati dalla menopausa, dall’invecchiamento e da altre condizioni osteopenizzanti. I parametri di studio ultrasonometrici sono indicatori della resistenza ossea e permettono di stabilire la predisposizione del paziente al rischio di frattura osteoporotica al pari della tecnica MOC tradizionale.<g id="0"/> L’esame ultrasonometrico si effettua a livello del calcagno, sensibile ai cambiamenti di natura fisiologica, patologica o iatrogena, rispecchiando il metabolismo osseo sistemico e risultando perciò efficace nella predizione delle fratture osteoporotiche, in particolare<g id="1"/> a livello dell’anca. Gli strumenti ultrasonometrici misurano la velocità di trasmissione e l’attenuazione degli ultrasuoni attraverso il calcagno, al fine di fornire una misura clinica nota come Indice Stiffness: questo indice rappresenta il rischio di frattura osteoporotica ed è paragonabile alla densità minerale ossea (BMD), misurata mediante assorbimetria a raggi X della colonna vertebrale o dell’anca.<g id="2"/> La valutazione si basa su due parametri:È bello stare bene!
Stringhe tradotte Federica Frau/Hearing Check Gestione La misurazione della densitometria ossea è intesa come attività di prevenzione e screening rispetto al rischio di fratture per osteoporosi. L’ultrasonometria ossea quantitativa è una tecnica diagnostica che si basa sulla trasmissione di onde ad alta frequenza attraversHearing Check si inserisce nell’ambito dello screening e telemedicina fornendo informazioni circa l’ascolto e la concentrazione dell’individuo la matrice mineralizzata. Questa metodica trova impiego nello studio dei cambiamenti qualitativi e quantitativi scheletricideterminati stimoli. Tale valutazione è finalizzata alla determinatizione daella menopausa, dall’invecchiamento e da altre condizioni osteopenizzanti. I parametri di studio ultrasonometrici sono indicatori della resistenza ossea e permettono di stabilire la predisposizione del paziente al rischio di frattura osteoporotica al pari della tecnica MOC tradizionale.<g id="0"/> L’esame ultrasonometrico si effettua a livello del calcagno, sensibile ai cambiamenti di natura fisiologica, patologica o iatrogena, rispecchiando il metabolismo osseo sistemico e risultando perciò efficace nella predizione delle fratture osteoporotiche, in particolaresoglia uditiva. In questo modo sarà possibile valutare eventuali problematiche relative al riconoscimento e al suono delle parole.<g id="10"/> a livello dell’anca. Gli strumenti ultrasonometrici misurano la velocità di trasmissione e l’attenuazione degli ultrasuoni attraverso il calcagno, al fine di fornire una misura clinica nota come Indice Stiffness: questo indice rappresenta il rischio di frattura osteoporotica ed è paragonabile alla densità minerale ossea (BMD), misurata mediante assorbimetria a raggi X della colonna vertebrale o dell’anca.<g id="2"/> La valutazione si basa su due parametri:L’analisi consiste in un autotest dell’udito, basato su algoritmi, in cui il cliente ottiene un punteggio indicativo della soglia di riconoscimento del suono (Sound Reception Triseshold).<g id="1"/><g id="2"/><g id="3"/><g id="4"/><g id="5"/><g id="6"/>
Stringhe tradotte Federica Frau/Oral Check Riepilogo La misurazione della densitometria ossea è intesa come attività di prevenzione e screening rispetto al rischio di fratture per osteoporosi. L’ultrasonometria ossea quantitativa è una tecnica diagnostica che si basa sulla trasmissione di onde ad alta frequenza attraverso la matrice mineralizzata. Questa metodica trova impiego nello studio dei cambiamenti qualitativi e quantitativi scheletrici determinati dalla menopausa, dall’invecchiamento e da altre condizioni osteopenizzanti. I parametri di studio ultrasonometrici sono indicatori della resistenza ossea e permettono di stabilire la predisposizione del paziente al rischio di frattura osteoporotica al pari della tecnica MOC tradizionale.<g id="0"/> L’esame ultrasonometrico si effettua a livello del calcagno, sensibile ai cambiamenti di natura fisiologica, patologica o iatrogena, rispecchiando il metabolismo osseo sistemico e risultando perciò efficace nella predizione delle fratture osteoporotiche, in particolare<g id="1"/> a livello dell’anca. Gli strumenti ultrasonometrici misurano la velocità di trasmissione e l’attenuazione degli ultrasuoni attraverso il calcagno, al fine di fornire una misura clinica nota come Indice Stiffness: questo indice rappresenta il rischio di frattura osteoporotica ed è paragonabile alla densità minerale ossea (BMD), misurata mediante assorbimetria a raggi X della colonna vertebrale o dell’anca.<g id="2"/> La valutazione si basa su due parametri:È bello stare bene!
Stringhe tradotte Federica Frau/Dry Eye Check Riepilogo La misurazione della densitometria ossea è intesa come attività di prevenzione e screening rispetto al rischio di fratture per osteoporosi. L’ultrasonometria ossea quantitativa è una tecnica diagnostica che si basa sulla trasmissione di onde ad alta frequenza attraverso la matrice mineralizzata. Questa metodica trova impiego nello studio dei cambiamenti qualitativi e quantitativi scheletrici determinati dalla menopausa, dall’invecchiamento e da altre condizioni osteopenizzanti. I parametri di studio ultrasonometrici sono indicatori della resistenza ossea e permettono di stabilire la predisposizione del paziente al rischio di frattura osteoporotica al pari della tecnica MOC tradizionale.<g id="0"/> L’esame ultrasonometrico si effettua a livello del calcagno, sensibile ai cambiamenti di natura fisiologica, patologica o iatrogena, rispecchiando il metabolismo osseo sistemico e risultando perciò efficace nella predizione delle fratture osteoporotiche, in particolare<g id="1"/> a livello dell’anca. Gli strumenti ultrasonometrici misurano la velocità di trasmissione e l’attenuazione degli ultrasuoni attraverso il calcagno, al fine di fornire una misura clinica nota come Indice Stiffness: questo indice rappresenta il rischio di frattura osteoporotica ed è paragonabile alla densità minerale ossea (BMD), misurata mediante assorbimetria a raggi X della colonna vertebrale o dell’anca.<g id="2"/> La valutazione si basa su due parametri:È bello stare bene!
Stringhe tradotte Federica Frau/Cardio Check Riepilogo La misurazione della densitometria ossea è intesa come attività di prevenzione e screening rispetto al rischio di fratture per osteoporosi. L’ultrasonometria ossea quantitativa è una tecnica diagnostica che si basa sulla trasmissione di onde ad alta frequenza attraverso la matrice mineralizzata. Questa metodica trova impiego nello studio dei cambiamenti qualitativi e quantitativi scheletrici determinati dalla menopausa, dall’invecchiamento e da altre condizioni osteopenizzanti. I parametri di studio ultrasonometrici sono indicatori della resistenza ossea e permettono di stabilire la predisposizione del paziente al rischio di frattura osteoporotica al pari della tecnica MOC tradizionale.<g id="0"/> L’esame ultrasonometrico si effettua a livello del calcagno, sensibile ai cambiamenti di natura fisiologica, patologica o iatrogena, rispecchiando il metabolismo osseo sistemico e risultando perciò efficace nella predizione delle fratture osteoporotiche, in particolare<g id="1"/> a livello dell’anca. Gli strumenti ultrasonometrici misurano la velocità di trasmissione e l’attenuazione degli ultrasuoni attraverso il calcagno, al fine di fornire una misura clinica nota come Indice Stiffness: questo indice rappresenta il rischio di frattura osteoporotica ed è paragonabile alla densità minerale ossea (BMD), misurata mediante assorbimetria a raggi X della colonna vertebrale o dell’anca.<g id="2"/> La valutazione si basa su due parametri:È bello stare bene!
Stringhe tradotte Federica Frau/Vein Check Gestione La misurazione della densitometria ossea è intesa come attività di prevenzione e screening rispetto al rischio di fratture per osteoporosi. L’ultrasonometria ossea quantitativa è una tecnica diagnostica che si basa sulla trasmissione di onde ad alta frequenza attraverso la matrice mineralizzata. Questa metodica trova impiego nellCon il termine “insufficienza venosa” si intendono studio dei cambiamenti qualitativi e quantitativi scheletrici determinati dalla menopausa, dall’invecchiamento e da altre condizioni osteopenizzanti. I parametri di studio ultrasonometrici sono indicatori della resistenza ossea e permettte quelle manifestazioni dovute ad un difficoltoso ritorno di stabilire la predisposizione del paziente al rischio di frattura osteoporotica al pari della tecnica MOC tradizionale.<g id="0"/> L’esame ultrasonometrico si effettua a livello del calcagno, sensibile ai cambiamenti di natura fisiologica, patologica o iatrogena, rispecchiando il metabolismo osseo sistemico e risultando perciò efficace nella predizione delle fratture osteoporotiche, in particolare<g id="1"/> a livello dell’anca. Gli strumenti ultrasonometrici misurano la velocità di trasmissione e l’attenuazione degli ultrasuoni attraverso il calcagno, al fine di fornire una misura clinica nota come Indice Stiffness: questo indice rappresenta il rischio di frattura osteoporotica ed è paragonabile alla densità minerale ossea (BMD), misurata mediante assorbimetria a raggi X della colonna vertebrale o dell’anca.<g id="2"/> La valutazione si basa su due parametri:el sangue al cuore.<g id="0"/>Il viaggio di ritorno del sangue dalla periferia al cuore, avviene contro la forza di gravità ed è favorito soprattutto dall’elasticità della parete venosa e delle strutture valvolari che durante la pausa della spinta cardiaca si chiudono e si oppongono alla ricaduta verso il basso del sangue che è contenuto nelle vene.
Stringhe tradotte Federica Frau/Mindfulness Check Riepilogo La misurazione della densitometria ossea è intesa come attività di prevenzione e screening rispetto al rischio di fratture per osteoporosi. L’ultrasonometria ossea quantitativa è una tecnica diagnostica che si basa sulla trasmissione di onde ad alta frequenza attraverso la matrice mineralizzata. Questa metodica trova impiego nello studio dei cambiamenti qualitativi e quantitativi scheletrici determinati dalla menopausa, dall’invecchiamento e da altre condizioni osteopenizzanti. I parametri di studio ultrasonometrici sono indicatori della resistenza ossea e permettono di stabilire la predisposizione del paziente al rischio di frattura osteoporotica al pari della tecnica MOC tradizionale.<g id="0"/> L’esame ultrasonometrico si effettua a livello del calcagno, sensibile ai cambiamenti di natura fisiologica, patologica o iatrogena, rispecchiando il metabolismo osseo sistemico e risultando perciò efficace nella predizione delle fratture osteoporotiche, in particolare<g id="1"/> a livello dell’anca. Gli strumenti ultrasonometrici misurano la velocità di trasmissione e l’attenuazione degli ultrasuoni attraverso il calcagno, al fine di fornire una misura clinica nota come Indice Stiffness: questo indice rappresenta il rischio di frattura osteoporotica ed è paragonabile alla densità minerale ossea (BMD), misurata mediante assorbimetria a raggi X della colonna vertebrale o dell’anca.<g id="2"/> La valutazione si basa su due parametri:È bello stare bene!
Stringhe tradotte Federica Frau/Urine Check Riepilogo La misurazione della densitometria ossea è intesa come attività di prevenzione e screening rispetto al rischio di fratture per osteoporosi. L’ultrasonometria ossea quantitativa è una tecnica diagnostica che si basa sulla trasmissione di onde ad alta frequenza attraverso la matrice mineralizzata. Questa metodica trova impiego nello studio dei cambiamenti qualitativi e quantitativi scheletrici determinati dalla menopausa, dall’invecchiamento e da altre condizioni osteopenizzanti. I parametri di studio ultrasonometrici sono indicatori della resistenza ossea e permettono di stabilire la predisposizione del paziente al rischio di frattura osteoporotica al pari della tecnica MOC tradizionale.<g id="0"/> L’esame ultrasonometrico si effettua a livello del calcagno, sensibile ai cambiamenti di natura fisiologica, patologica o iatrogena, rispecchiando il metabolismo osseo sistemico e risultando perciò efficace nella predizione delle fratture osteoporotiche, in particolare<g id="1"/> a livello dell’anca. Gli strumenti ultrasonometrici misurano la velocità di trasmissione e l’attenuazione degli ultrasuoni attraverso il calcagno, al fine di fornire una misura clinica nota come Indice Stiffness: questo indice rappresenta il rischio di frattura osteoporotica ed è paragonabile alla densità minerale ossea (BMD), misurata mediante assorbimetria a raggi X della colonna vertebrale o dell’anca.<g id="2"/> La valutazione si basa su due parametri:È bello stare bene!

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