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Federica Frau/Dry Eye Check Gestione
L’occhio secco è una malattia multifattoriale della superficie oculare caratterizzata da una perdita di omeostasi del film lacrimale. Le lacrime vengono prodotte dalle ghiandole dell’occhio e proteggono la superficie oculare. Svolgono diverse funzioni: lubrificante, nutritiva per la cornea, antibatterica per la superficie oculare e contribuiscono al potere refrattivo dell’occhio e alla messa a fuoco delle immagini sulla retina. Inoltre, esiste un sistema di drenaggio che consente alle lacrime in eccesso di fluire verso la parte posteriore del naso. La patologia dell’occhio secco può verificarsi quando i sistemi di produzione e/o di drenaggio non funzionano correttamente.<g id="0"/>Il Dry Eye check rappresenta un’attività di autovalutazione dei sintomi correlati alla sindrome dell’occhio secco mediante un questionario validato (Symptom Assessment In Dry Eye) che permette di evidenziare la loro severità e frequenza. Inoltre, è possibile effettuare una misurazione facoltativa del tasso di evaporazione lacrimale (TER), mediante l’utilizzo dello strumento Eye VapoMeter, al fine di identificare una possibile alterazione. Al termine verrà erogato il report con la relativa spiegazione e il dettaglio dei parametri analizzati. In particolare, vengono forniti cinque scores:
La misurazione della densitometria ossea è intesa come attività di prevenzione e screening rispetto al rischio di fratture per osteoporosi. L’ultrasonometria ossea quantitativa è una tecnica diagnostica che si basa sulla trasmissione di onde ad alta frequenza attraverso la matrice mineralizzata. Questa metodica trova impiego nello studio dei cambiamenti qualitativi e quantitativi scheletrici determinati dalla menopausa, dall’’occhio secco è una malattia multifattoriale della superficie oculare caratterizzata da una perdita di omeostasi del film lacrimale. Le lacrime vengono prodotte dalle ghiandole dell’occhio e proteggono la superficie oculare. Svolgono diverse funzioni: lubrificante, nutritiva per la cornea, antibatterica per la superficie oculare e contribuiscono al potere refrattivo dell’occhio e alla messa a fuoco delle immagini sulla retina. Inoltre, esiste un sistema di drenaggio che consente alle lacrime inv ecchiamento e da altre condizioni osteopenizzanti. I parametri di studio ultrasonometrici sono indicatori della resistenza ossea e permettonesso di fluire verso la parte posteriore del naso. La patologia dell’occhio secco può verificarsi quand o di stabilire la predisposizione del paziente al rischio di frattura osteoporotica al pari della tecnica MOC tradizionale.<g id="0"/> L’esame ultrasonometrico si effettua a livello del calcagno, sensibile ai cambiamenti di natura fisiologica, patologica o iatrogena, rispecchiando il metabolismo osseo sistemico e risultando perciò efficace nella predizione delle fratture osteoporotiche, in particolare<g id="1"/> a livello dell’anca. Gli strumenti ultrasonometrici misurano la velocità di trasmissione e l’attenuazione degli ultrasuoni attraverso il calcagno, al fine di fornire una misura clinica nota come Indice Stiffness: questo indice rappresenta il rischio di frattura osteoporotica ed è paragonabile alla densità minerale ossea (BMD), misurata mediante assorbimetria a raggi X della colonna vertebrale o dell’anca.<g id="2"/> La valutazione si basa su due parametriistemi di produzione e/o di drenaggio non funzionano correttamente.<g id="0"/>Il Dry Eye check rappresenta un’attività di autovalutazione dei sintomi correlati alla sindrome dell’occhio secco mediante un questionario validato (Symptom Assessment In Dry Eye) che permette di evidenziare la loro severità e frequenza. Inoltre, è possibile effettuare una misurazione facoltativa del tasso di evaporazione lacrimale (TER), mediante l’utilizzo dello strumento Eye VapoMeter, al fine di identificare una possibile alterazione. Al termine verrà erogato il report con la relativa spiegazione e il dettaglio dei parametri analizzati. In particolare, vengono forniti cinque scores :
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Federica Frau/Mindfulness Check Gestione
Mindfulness significa avere consapevolezza di sé e di ciò che si sta vivendo. Rappresenta una struttura sistematica e un processo che permette di coltivare la consapevolezza del presente e della realtà quotidiana attraverso una pratica intenzionale e sostenuta. I cinque aspetti fondamentali su cui si focalizza la mindfulness sono:
La misurazione della densitometria ossea è intesa come attività di prevenzione e screening rispetto al rischio di fratture per osteoporosi. L’ultrasonometria ossea quantitativa è una tecnica diagnostica che si basa sulla trasmissione di onde ad alta frequenza attraverso la matrice mineralizzata. Questa metodica trova impiego nello studio dei cambiamenti qualitativi e quantitativi scheletrici determinati dalla menopausa, dall’invecchiamento e da altre condizioni osteopenizzanti. I parametri di studio ultrasonometrici sono indicatori della resistenza ossea e permettono di stabilire la predisposizione del paziente al rischio di frattura osteoporotica al pari della tecnica MOC tradizionale.<g id="0"/> L’esame ultrasonometrico si effettua a livello del calcagno, sensibile ai cambiamenti di natura fisiologica, patologica o iatrogena, rispecchiando il metabolismo osseo sistemico e risultando perciò efficace nella predizione delle fratture osteoporotiche, in particolare<g id="1"/> a livello dell’anca. Gli strumenti ultrasonometrici misurano la velocità di trasmissione e l’attenuazione degli ultrasuoni attraverso il calcagno, al fine di fornire una misura clinica nota come Indice Stiffness: questo indice rappresMindfulness significa avere consapevolezza di sé e di ciò che si sta vivendo. Rappresenta una struttura sistematica e un processo che permette di coltivare la consapevolezza del presente e della realtà quotidiana attraverso una pratica intenzionale e sost enu ta il rischio di frattura osteoporotica ed è paragonabile alla densità minerale ossea (BMD), misurata mediante assorbimetria a raggi X della colonna vertebrale o dell’anca.<g id="2"/> La valutazione si basa su due parametri. I cinque aspetti fondamentali su cui si focalizza la mindfulness sono :
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Federica Frau/Oral Check Gestione
Secondo l’OMS, si stima che le malattie del cavo orale (carie, gengiviti, caduta dei denti, ascessi, traumi e tumori) colpiscono quasi 3,5 miliardi di persone al mondo, in particolare l’OMS definisce la carie come un processo esterno localizzato, che insorge dopo l’eruzione del dente e comporta un rammollimento dei tessuti duri con conseguente formazione di cavità.
La misurazione della densitometria ossea è intesa come attività di prevenzione e screening rispetto al rischio di fratture per osteoporosi. L’ultrasonometria ossea quantitativa è una tecnica diagnoSecondo l’OMS, si sticm a che si basa sulla trasmissione di onde ad alta frequenza attraverso la matrice mineralizzata. Questa metodica trova impiego nello studio dei cambiamenti qualitativi e quantitativi scheletrici determinati dalla menopausa, dall’invecchiamento e da altre condizioni osteopenizzanti. I parametri di studio ultrasonometrici sono indicatori della resistenza ossea e permettono di stabilire la predisposizione del paziente al rischio di frattura osteoporotica al pari della tecnica MOC tradizionale.<g id="0"/> L’esame ultrasonometrico si effettua a livello del calcagno, sensibile ai cambiamenti di natura fisiologica, patologica o iatrogena, rispecchiando il metabolismo ole malattie del cavo orale (carie, gengiviti, caduta dei denti, ascessi, traumi e tumori) colpiscono quasi 3,5 miliardi di persone al mondo, in particolare l’OMS definisce la carie come un proce sseo sie stemico e risultando perciò efficace nella predizione delle fratture osteoporotiche, in particolare<g id="1"/> a livello dell’anca. Gli strumenti ultrasonometrici misurano la velocità di trasmissione e l’attenuazione degli ultrasuoni attraverso il calcagno, al fine di fornire una misura clinica nota come Indice Stiffness: questo indice rappresenta il rischio di frattura osteoporotica ed è paragonabile alla densità minerale ossea (BMD), misurata mediante assorbimetria a raggi X della colonna vertebrale o dell’anca.<g id="2"/> La valutazione si basa su due parametri:rno localizzato, che insorge dopo l’eruzione del dente e comporta un rammollimento dei tessuti duri con conseguente formazione di cavità.
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Federica Frau/DDimer Check Gestione
Il D-Dimer Check è un check up di prevenzione rispetto alla presenza di coaguli nel circolo sanguigno tramite misurazione dei livelli di D-Dimero. È un metodo veloce, non invasivo utile a escludere patologie correlate all’eccessiva o inappropriata coagulazione. La misurazione del livello di D-Dimero viene effettuata attraverso test rapido qualitativo mediante prelievo di sangue capillare.
La misurazione della densitometria ossea è intesa come attività di prevenzione e screening rispetto al rischio di fratture per osteoporosi. L’ultrasonometria ossea quantitativa è una tecnica diagnostica che si basa sulla trasmissione di onde ad alta frequenza attraverso la matrice mineralizzata. Questa metodica trova impiego nello studio dei cambiamenti qualitativi e quantitativi scheletrici determinati dalla menopausa, dall’invecchiamento e da altre condizioni osteopenizzanti. I parametri di studio ultrasonometrici sono indicatori della resistenza ossea e permettono di stabilire la predisposizione del paziente al rischio di frattura osteoporotica al pari della tecnica MOC tradizionale.<g id="0"/> L’esame ultrasonometrico si effettua a livello del calcagno, sensibile ai cambiamenti di natura fisiologica, patologica o iatrogena, rispecchiando il metabolismo osseo sistemico e risultando perciò efficace nella predizione delle fratture osteoporotiche, in particolare<g id="1"/> a livello dell’anca. Gli strumenti ultrasonometrici misurano la velocità di trasmissione e l’attenuazione degli ultrasuoni attraverso il calcagno, al fine di fornire una misura clinica nota come Indice Stiffness: questo indice rappresenta il rischio di frIl D-Dimer Check è un check up di prevenzione rispetto alla presenza di coaguli nel circolo sanguigno tramite misurazione dei livelli di D-Dimero. È un metodo veloce, non invasivo utile a escludere patologie correlate all’eccessiva o inappropriata coagulazione. La misurazione del livello di D-Dimero viene effettuata attura osteoporotica ed è paragonabile alla densità minerale ossea (BMD), misurata mediante assorbimetria a raggi X della colonna vertebrale o dell’anca.<g id="2"/> La valutazione si basa su due parametri:verso test rapido qualitativo mediante prelievo di sangue capillare.
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Federica Frau/Cardio Check Gestione
Il Cardio check è un processo di screening per la prevenzione di aritmie comuni e/o anomalie cardiache tramite la registrazione dell’attività elettrica del cuore.<g id="0"/> Permette di individuare, in maniera veloce e semplice, mediante l’ECG monoderivazione possibili anomalie del ritmo cardiaco, così da ottenere un quadro sullo stato di benessere della persona.<g id="1"/><g id="2"/><g id="3"/><g id="4"/><g id="5"/><g id="6"/>
La misurazione della densitometria ossea è intesa come attività di prevenzione e screening rispetto al rischio di fratture per osteoporosi. L’ultrasonometria ossea quantitativa è una tecnica diagnostica che si basa sulla trasmissione di onde ad alta frequenza attraverso la matrice mineralizzata. Questa metodica trova impiego nello studio dei cambiamenti qualitativi e quantitativi scheletrici determinati dalla menopausa, dall’invecchiamento e da altre condizioni osteopenizzanti. I parametri di studio ultrasonometrici sono indicatori della resistenza ossea e permettono di stabilire la predisposizione del paziente al rischio di frattura osteoporotica al pari della tecnica MOC tradizionale.<g id="0"/> L’esame ultrasonometrico si effettua a livello del calcagno, sensibile ai cambiamenti di natura fisiologica, patologica o iatrogena, rispecchiando il metabolismo osseo sistemico e risultando perciò efficace nella predizione delle fratture osteoporotIl Cardio check è un processo di screening per la prevenzione di aritmie comuni e/o anomalie cardiache tramite la registrazione dell’attività elettrica del cuore.<g id="0"/> Permette di individuare, in maniera veloce e sempl iche, in particolare<g id="1"/> a livello dell’anca. Gli strumenti ultrasonometrici misurano la velocità di trasmissione e l’attenuazione degli ultrasuoni attraverso il calcagno, al fine di fornire una misura clinica nota come Indice Stiffness: questo indice rappresenta il rischio di fratturmediante l’ECG monoderivazione possibili anomalie del ritmo cardiaco, così d a ost teoporotica ed è paragonabile alla densità minerale ossea (BMD), misurata mediante assorbimetria a raggi X della colonna vertebrale o dell’anca.<g id="2"/> La valutazione si basa su due parametri:nere un quadro sullo stato di benessere della persona.<g id="1"/><g id="2"/><g id="3"/><g id="4"/><g id="5"/><g id="6"/>
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Federica Frau/W Pregnancy Check Riepilogo
È bello stare bene!
La misurazione della densitometria ossea è intesa come attività di prevenzione e screening rispetto al rischio di fratture per osteoporosi. L’ultrasonometria ossea quantitativa è una tecnica diagnostica che si basa sulla trasmissione di onde ad alta frequenza attraverso la matrice mineralizzata. Questa metodica trova impiego nello studio dei cambiamenti qualitativi e quantitativi scheletrici determinati dalla menopausa, dall’invecchiamento e da altre condizioni osteopenizzanti. I parametri di studio ultrasonometrici sono indicatori della resistenza ossea e permettono di stabilire la predisposizione del paziente al rischio di frattura osteoporotica al pari della tecnica MOC tradizionale.<g id="0"/> L’esame ultrasonometrico si effettua a livello del calcagno, sensibile ai cambiamenti di natura fisiologica, patologica o iatrogena, rispecchiando il metabolismo osseo sistemico e risultando perciò efficace nella predizione delle fratture osteoporotiche, in particolare<g id="1"/> a livello dell’anca. Gli strumenti ultrasonometrici misurano la velocità di trasmissione e l’attenuazione degli ultrasuoni attraverso il calcagno, al fine di fornire una misura clinica nota come Indice Stiffness: questo indice rappresenta il rischio di frattura osteoporotica ed è paragonabile alla densità minerale ossea (BMD), misurata mediante assorbimetria a raggi X della colonna vertebrale o dell’anca.<g id="2"/> La valutazione si basa su due parametri:È bello stare bene!
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Federica Frau/Neck&Back Check Gestione
Oltre il 90% degli italiani ha sofferto di dolore muscolo-scheletrico almeno una volta nella vita, il 70% dichiara di condurre una vita meno attiva a causa di esso, con conseguenze sul benessere fisico e psicologico. Può essere una conseguenza di danni (come traumi o sforzi) o disordini di varia tipologia (come osteoartrosi o tendiniti) che si verificano a livello di ossa, articolazioni, muscoli. Il dolore comporta limitazione del movimento e rigidità.<g id="0"/> Nella maggior parte dei dolori muscolo-scheletrici è presente uno stato infiammatorio dei tessuti, che può causare un peggioramento del dolore. L’infiammazione porta a una sensibilizzazione dei nocicettori contribuendo a generare la sensazione dolorosa.
La misurazione della densitometria ossea è intesa come attività di prevenzione e screening rispetto al rischio di fratture per osteoporosi. L’ultrasonometria ossea quantitativa è una tecnica diagnostica che si basa sulla trasmissioneOltre il 90% degli italiani ha sofferto di dolore muscolo-scheletrico almeno una volta nella vita, il 70% dichiara di c onde ad alta frequenza attraverso la matrice mineralizzata. Questa metodica trova impiego nello studio dei cambiamenti qualitativi e quantitativi scheletrici determinati dalla menopausa, dall’invecchiamento e da altre condizioni osteopenizzanti. I parametri di studio ultrasonometrici sono indicatori della resistenza ossea e permettono di stabilire la predisposizione del paziente al rischio di frattura osteoporotica al pari della tecnica MOC tradizionale.<g id="0"/> L’esame ultrasonometrico si effettua a livello del calcagno, sensibile ai cambiamenti di natura fisiologica, patologica o iatrogena, rispecchiando il metabolismo osseo sistemico e risultando perciò efficace nella predizione delle fratture osteoporotiche, in particolareurre una vita meno attiva a causa di esso, con conseguenze sul benessere fisico e psicologico. Può essere una conseguenza di danni (come traumi o sforzi) o disordini di varia tipologia (come osteoartrosi o tendiniti) che si verificano a livello di ossa, articolazioni, muscoli. Il dolore comporta limitazione del movimento e rigidità. <g id="10 "/> a livello dell’anca. Gli strumenti ultrasonometrici misurano la velocità di trasmissione e l’attenuazione degli ultrasuoni attraverso il calcagno, al fine di fornire una misura clinica nota come Indice Stiffness: questo indice rappresenta il rischio di frattura osteoporotica ed è paragonabile alla densità minerale ossea (BMD), misurata mediante assorbimetria a raggi X della colonna vertebNella maggior parte dei dolori muscolo-scheletrici è presente uno stato infiammatorio dei tessuti, che può causare un peggioramento del dolore. L’infiammazione porta a una sensibilizzazione dei nocicettori contribuendo a gene ralr e o dell’anca.<g id="2"/> La valutazione si basa su due parametri:la sensazione dolorosa.
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Federica Frau/Stress Check Riepilogo
È bello stare bene!
La misurazione della densitometria ossea è intesa come attività di prevenzione e screening rispetto al rischio di fratture per osteoporosi. L’ultrasonometria ossea quantitativa è una tecnica diagnostica che si basa sulla trasmissione di onde ad alta frequenza attraverso la matrice mineralizzata. Questa metodica trova impiego nello studio dei cambiamenti qualitativi e quantitativi scheletrici determinati dalla menopausa, dall’invecchiamento e da altre condizioni osteopenizzanti. I parametri di studio ultrasonometrici sono indicatori della resistenza ossea e permettono di stabilire la predisposizione del paziente al rischio di frattura osteoporotica al pari della tecnica MOC tradizionale.<g id="0"/> L’esame ultrasonometrico si effettua a livello del calcagno, sensibile ai cambiamenti di natura fisiologica, patologica o iatrogena, rispecchiando il metabolismo osseo sistemico e risultando perciò efficace nella predizione delle fratture osteoporotiche, in particolare<g id="1"/> a livello dell’anca. Gli strumenti ultrasonometrici misurano la velocità di trasmissione e l’attenuazione degli ultrasuoni attraverso il calcagno, al fine di fornire una misura clinica nota come Indice Stiffness: questo indice rappresenta il rischio di frattura osteoporotica ed è paragonabile alla densità minerale ossea (BMD), misurata mediante assorbimetria a raggi X della colonna vertebrale o dell’anca.<g id="2"/> La valutazione si basa su due parametri:È bello stare bene!
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Federica Frau/Skin Check Gestione
Lo Skin Check è una valutazione non invasiva che permette di monitorare e gestire il benessere della propria pelle. La pelle, ed in particolar modo quella del viso, subisce con il tempo dei cambiamenti qualitativi e quantitativi, alcuni dei quali si possono migliorare con dei semplici accorgimenti. Lo skin check prevede un colloquio iniziale sulle abitudini cosmetiche, un esame visivo e una rilevazione strumentale tramite l’utilizzo di una telecamera ad alta risoluzione, di luce UV e di un sensore per valutare elasticità ed idratazione.<g id="0"/>Più nel dettaglio vengono analizzati:
La misurazione della densitometria ossea è intesa come attività di prevenzione e screening rispetto al rischio di fratture per osteoporosi. L’ultrasonometria ossea quantitativa è una tecnica diagnostica che si basa sulla trasmissione di onde ad alta frequenza attraverso la matrice mineralizzata. Questa metodica trova impiego nello studio dei cambiamenti qualitativi e quantitativi scheletrici determinati dalla menopausa, dall’invecchiamento e da altre condizioni osteopenizzanti. I parametri di studio ultrasonometrici sono indicatori della resistenza ossea e permettono di stabilire la predisposizio Skin Check è una valutazione non invasiva che permette di monitorare e gestire il benessere della propria pelle. La pelle, ed in particolar modo quella del viso, subisce con il tempo dei cambiamenti qualitativi e quantitativi, alcuni dei quali si possono migliorare c one del paziente al rischio di frattura osteoporotica al pari della tecnica MOC tradizionale.<g id="0"/> L’esame ultrasonometrico si effettua a livello del calcagno, sensibile ai cambiamenti di natura fisiologica, patologica o iatrogena, rispecchiando il metabolismo osseo sistemico e risultando perciò efficace nella predizione deli semplici accorgimenti. Lo skin check prevede un colloquio iniziale sulle abitudini cosmetiche, un esame visivo e una rilevazione strumenta le ft ratture osteoporotiche, in particolare<g id="1"/> a livello dell’anca. Gli strumenti ultrasonometrici misurano la velocità di trasmissione e l’attenuamite l’utilizzo di una telecamera ad alta risolu zione, degli ultrasuoni attraverso il calcagno, al fine di fornire una misura clinica nota come Indice Stiffness: questo indice rappresenta il rischio di frattura osteoporotica ed è paragonabile alla densità minerale ossea (BMD), misurata mediante assorbimetria a raggi X della colonna vertebrale o dell’ancai luce UV e di un sensore per valutare elasticità ed idratazione .<g id="20 "/> La valutazione si basa su due parametrPiù nel dettaglio vengono analizzat i:
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Federica Frau/PSA Check Riepilogo
È bello stare bene!
La misurazione della densitometria ossea è intesa come attività di prevenzione e screening rispetto al rischio di fratture per osteoporosi. L’ultrasonometria ossea quantitativa è una tecnica diagnostica che si basa sulla trasmissione di onde ad alta frequenza attraverso la matrice mineralizzata. Questa metodica trova impiego nello studio dei cambiamenti qualitativi e quantitativi scheletrici determinati dalla menopausa, dall’invecchiamento e da altre condizioni osteopenizzanti. I parametri di studio ultrasonometrici sono indicatori della resistenza ossea e permettono di stabilire la predisposizione del paziente al rischio di frattura osteoporotica al pari della tecnica MOC tradizionale.<g id="0"/> L’esame ultrasonometrico si effettua a livello del calcagno, sensibile ai cambiamenti di natura fisiologica, patologica o iatrogena, rispecchiando il metabolismo osseo sistemico e risultando perciò efficace nella predizione delle fratture osteoporotiche, in particolare<g id="1"/> a livello dell’anca. Gli strumenti ultrasonometrici misurano la velocità di trasmissione e l’attenuazione degli ultrasuoni attraverso il calcagno, al fine di fornire una misura clinica nota come Indice Stiffness: questo indice rappresenta il rischio di frattura osteoporotica ed è paragonabile alla densità minerale ossea (BMD), misurata mediante assorbimetria a raggi X della colonna vertebrale o dell’anca.<g id="2"/> La valutazione si basa su due parametri:È bello stare bene!
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Federica Frau/Body Check Riepilogo
È bello stare bene!
La misurazione della densitometria ossea è intesa come attività di prevenzione e screening rispetto al rischio di fratture per osteoporosi. L’ultrasonometria ossea quantitativa è una tecnica diagnostica che si basa sulla trasmissione di onde ad alta frequenza attraverso la matrice mineralizzata. Questa metodica trova impiego nello studio dei cambiamenti qualitativi e quantitativi scheletrici determinati dalla menopausa, dall’invecchiamento e da altre condizioni osteopenizzanti. I parametri di studio ultrasonometrici sono indicatori della resistenza ossea e permettono di stabilire la predisposizione del paziente al rischio di frattura osteoporotica al pari della tecnica MOC tradizionale.<g id="0"/> L’esame ultrasonometrico si effettua a livello del calcagno, sensibile ai cambiamenti di natura fisiologica, patologica o iatrogena, rispecchiando il metabolismo osseo sistemico e risultando perciò efficace nella predizione delle fratture osteoporotiche, in particolare<g id="1"/> a livello dell’anca. Gli strumenti ultrasonometrici misurano la velocità di trasmissione e l’attenuazione degli ultrasuoni attraverso il calcagno, al fine di fornire una misura clinica nota come Indice Stiffness: questo indice rappresenta il rischio di frattura osteoporotica ed è paragonabile alla densità minerale ossea (BMD), misurata mediante assorbimetria a raggi X della colonna vertebrale o dell’anca.<g id="2"/> La valutazione si basa su due parametri:È bello stare bene!
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Federica Frau/Joint Mobility Check Riepilogo
È bello stare bene!
La misurazione della densitometria ossea è intesa come attività di prevenzione e screening rispetto al rischio di fratture per osteoporosi. L’ultrasonometria ossea quantitativa è una tecnica diagnostica che si basa sulla trasmissione di onde ad alta frequenza attraverso la matrice mineralizzata. Questa metodica trova impiego nello studio dei cambiamenti qualitativi e quantitativi scheletrici determinati dalla menopausa, dall’invecchiamento e da altre condizioni osteopenizzanti. I parametri di studio ultrasonometrici sono indicatori della resistenza ossea e permettono di stabilire la predisposizione del paziente al rischio di frattura osteoporotica al pari della tecnica MOC tradizionale.<g id="0"/> L’esame ultrasonometrico si effettua a livello del calcagno, sensibile ai cambiamenti di natura fisiologica, patologica o iatrogena, rispecchiando il metabolismo osseo sistemico e risultando perciò efficace nella predizione delle fratture osteoporotiche, in particolare<g id="1"/> a livello dell’anca. Gli strumenti ultrasonometrici misurano la velocità di trasmissione e l’attenuazione degli ultrasuoni attraverso il calcagno, al fine di fornire una misura clinica nota come Indice Stiffness: questo indice rappresenta il rischio di frattura osteoporotica ed è paragonabile alla densità minerale ossea (BMD), misurata mediante assorbimetria a raggi X della colonna vertebrale o dell’anca.<g id="2"/> La valutazione si basa su due parametri:È bello stare bene!
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Federica Frau/Hearing Check Gestione
Hearing Check si inserisce nell’ambito dello screening e telemedicina fornendo informazioni circa l’ascolto e la concentrazione dell’individuo a determinati stimoli. Tale valutazione è finalizzata alla determinazione della soglia uditiva. In questo modo sarà possibile valutare eventuali problematiche relative al riconoscimento e al suono delle parole.<g id="0"/> L’analisi consiste in un autotest dell’udito, basato su algoritmi, in cui il cliente ottiene un punteggio indicativo della soglia di riconoscimento del suono (Sound Reception Triseshold).<g id="1"/><g id="2"/><g id="3"/><g id="4"/><g id="5"/><g id="6"/>
La misurazione della densitometria ossea è intesa come attività di prevenzione e screening rispetto al rischio di fratture per osteoporosi. L’ultrasonometria ossea quantitativa è una tecnica diagnostica che si basa sulla trasmissione di onde ad alta frequenza attraversHearing Check si inserisce nell’ambito dello screening e telemedicina fornendo informazioni circa l’ascolto e la concentrazione dell’individu o la matrice mineralizzata. Questa metodica trova impiego nello studio dei cambiamenti qualitativi e quantitativi scheletricideterminati stimoli. Tale valutazione è finalizzata alla determinatizione dae lla menopausa, dall’invecchiamento e da altre condizioni osteopenizzanti. I parametri di studio ultrasonometrici sono indicatori della resistenza ossea e permettono di stabilire la predisposizione del paziente al rischio di frattura osteoporotica al pari della tecnica MOC tradizionale.<g id="0"/> L’esame ultrasonometrico si effettua a livello del calcagno, sensibile ai cambiamenti di natura fisiologica, patologica o iatrogena, rispecchiando il metabolismo osseo sistemico e risultando perciò efficace nella predizione delle fratture osteoporotiche, in particolaresoglia uditiva. In questo modo sarà possibile valutare eventuali problematiche relative al riconoscimento e al suono delle parole. <g id="10 "/> a livello dell’anca. Gli strumenti ultrasonometrici misurano la velocità di trasmissione e l’attenuazione degli ultrasuoni attraverso il calcagno, al fine di fornire una misura clinica nota come Indice Stiffness: questo indice rappresenta il rischio di frattura osteoporotica ed è paragonabile alla densità minerale ossea (BMD), misurata mediante assorbimetria a raggi X della colonna vertebrale o dell’anca.<g id="2"/> La valutazione si basa su due parametri:L’analisi consiste in un autotest dell’udito, basato su algoritmi, in cui il cliente ottiene un punteggio indicativo della soglia di riconoscimento del suono (Sound Reception Triseshold).<g id="1"/><g id="2"/><g id="3"/><g id="4"/><g id="5"/><g id="6"/>
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Federica Frau/Oral Check Riepilogo
È bello stare bene!
La misurazione della densitometria ossea è intesa come attività di prevenzione e screening rispetto al rischio di fratture per osteoporosi. L’ultrasonometria ossea quantitativa è una tecnica diagnostica che si basa sulla trasmissione di onde ad alta frequenza attraverso la matrice mineralizzata. Questa metodica trova impiego nello studio dei cambiamenti qualitativi e quantitativi scheletrici determinati dalla menopausa, dall’invecchiamento e da altre condizioni osteopenizzanti. I parametri di studio ultrasonometrici sono indicatori della resistenza ossea e permettono di stabilire la predisposizione del paziente al rischio di frattura osteoporotica al pari della tecnica MOC tradizionale.<g id="0"/> L’esame ultrasonometrico si effettua a livello del calcagno, sensibile ai cambiamenti di natura fisiologica, patologica o iatrogena, rispecchiando il metabolismo osseo sistemico e risultando perciò efficace nella predizione delle fratture osteoporotiche, in particolare<g id="1"/> a livello dell’anca. Gli strumenti ultrasonometrici misurano la velocità di trasmissione e l’attenuazione degli ultrasuoni attraverso il calcagno, al fine di fornire una misura clinica nota come Indice Stiffness: questo indice rappresenta il rischio di frattura osteoporotica ed è paragonabile alla densità minerale ossea (BMD), misurata mediante assorbimetria a raggi X della colonna vertebrale o dell’anca.<g id="2"/> La valutazione si basa su due parametri:È bello stare bene!
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Federica Frau/Dry Eye Check Riepilogo
È bello stare bene!
La misurazione della densitometria ossea è intesa come attività di prevenzione e screening rispetto al rischio di fratture per osteoporosi. L’ultrasonometria ossea quantitativa è una tecnica diagnostica che si basa sulla trasmissione di onde ad alta frequenza attraverso la matrice mineralizzata. Questa metodica trova impiego nello studio dei cambiamenti qualitativi e quantitativi scheletrici determinati dalla menopausa, dall’invecchiamento e da altre condizioni osteopenizzanti. I parametri di studio ultrasonometrici sono indicatori della resistenza ossea e permettono di stabilire la predisposizione del paziente al rischio di frattura osteoporotica al pari della tecnica MOC tradizionale.<g id="0"/> L’esame ultrasonometrico si effettua a livello del calcagno, sensibile ai cambiamenti di natura fisiologica, patologica o iatrogena, rispecchiando il metabolismo osseo sistemico e risultando perciò efficace nella predizione delle fratture osteoporotiche, in particolare<g id="1"/> a livello dell’anca. Gli strumenti ultrasonometrici misurano la velocità di trasmissione e l’attenuazione degli ultrasuoni attraverso il calcagno, al fine di fornire una misura clinica nota come Indice Stiffness: questo indice rappresenta il rischio di frattura osteoporotica ed è paragonabile alla densità minerale ossea (BMD), misurata mediante assorbimetria a raggi X della colonna vertebrale o dell’anca.<g id="2"/> La valutazione si basa su due parametri:È bello stare bene!
Stringhe tradotte
Federica Frau/Cardio Check Riepilogo
È bello stare bene!
La misurazione della densitometria ossea è intesa come attività di prevenzione e screening rispetto al rischio di fratture per osteoporosi. L’ultrasonometria ossea quantitativa è una tecnica diagnostica che si basa sulla trasmissione di onde ad alta frequenza attraverso la matrice mineralizzata. Questa metodica trova impiego nello studio dei cambiamenti qualitativi e quantitativi scheletrici determinati dalla menopausa, dall’invecchiamento e da altre condizioni osteopenizzanti. I parametri di studio ultrasonometrici sono indicatori della resistenza ossea e permettono di stabilire la predisposizione del paziente al rischio di frattura osteoporotica al pari della tecnica MOC tradizionale.<g id="0"/> L’esame ultrasonometrico si effettua a livello del calcagno, sensibile ai cambiamenti di natura fisiologica, patologica o iatrogena, rispecchiando il metabolismo osseo sistemico e risultando perciò efficace nella predizione delle fratture osteoporotiche, in particolare<g id="1"/> a livello dell’anca. Gli strumenti ultrasonometrici misurano la velocità di trasmissione e l’attenuazione degli ultrasuoni attraverso il calcagno, al fine di fornire una misura clinica nota come Indice Stiffness: questo indice rappresenta il rischio di frattura osteoporotica ed è paragonabile alla densità minerale ossea (BMD), misurata mediante assorbimetria a raggi X della colonna vertebrale o dell’anca.<g id="2"/> La valutazione si basa su due parametri:È bello stare bene!
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Federica Frau/Vein Check Gestione
Con il termine “insufficienza venosa” si intendono tutte quelle manifestazioni dovute ad un difficoltoso ritorno del sangue al cuore.<g id="0"/>Il viaggio di ritorno del sangue dalla periferia al cuore, avviene contro la forza di gravità ed è favorito soprattutto dall’elasticità della parete venosa e delle strutture valvolari che durante la pausa della spinta cardiaca si chiudono e si oppongono alla ricaduta verso il basso del sangue che è contenuto nelle vene.
La misurazione della densitometria ossea è intesa come attività di prevenzione e screening rispetto al rischio di fratture per osteoporosi. L’ultrasonometria ossea quantitativa è una tecnica diagnostica che si basa sulla trasmissione di onde ad alta frequenza attraverso la matrice mineralizzata. Questa metodica trova impiego nellCon il termine “insufficienza venosa” si intendon o studio dei cambiamenti qualitativi e quantitativi scheletrici determinati dalla menopausa, dall’invecchiamento e da altre condizioni osteopenizzanti. I parametri di studio ultrasonometrici sono indicatori della resistenza ossea e permettte quelle manifestazioni dovute ad un difficoltoso ri tor no di stabilire la predisposizione del paziente al rischio di frattura osteoporotica al pari della tecnica MOC tradizionale.<g id="0"/> L’esame ultrasonometrico si effettua a livello del calcagno, sensibile ai cambiamenti di natura fisiologica, patologica o iatrogena, rispecchiando il metabolismo osseo sistemico e risultando perciò efficace nella predizione delle fratture osteoporotiche, in particolare<g id="1"/> a livello dell’anca. Gli strumenti ultrasonometrici misurano la velocità di trasmissione e l’attenuazione degli ultrasuoni attraverso il calcagno, al fine di fornire una misura clinica nota come Indice Stiffness: questo indice rappresenta il rischio di frattura osteoporotica ed è paragonabile alla densità minerale ossea (BMD), misurata mediante assorbimetria a raggi X della colonna vertebrale o dell’anca.<g id="2"/> La valutazione si basa su due parametri:el sangue al cuore.<g id="0"/>Il viaggio di ritorno del sangue dalla periferia al cuore, avviene contro la forza di gravità ed è favorito soprattutto dall’elasticità della parete venosa e delle strutture valvolari che durante la pausa della spinta cardiaca si chiudono e si oppongono alla ricaduta verso il basso del sangue che è contenuto nelle vene.
Stringhe tradotte
Federica Frau/Mindfulness Check Riepilogo
È bello stare bene!
La misurazione della densitometria ossea è intesa come attività di prevenzione e screening rispetto al rischio di fratture per osteoporosi. L’ultrasonometria ossea quantitativa è una tecnica diagnostica che si basa sulla trasmissione di onde ad alta frequenza attraverso la matrice mineralizzata. Questa metodica trova impiego nello studio dei cambiamenti qualitativi e quantitativi scheletrici determinati dalla menopausa, dall’invecchiamento e da altre condizioni osteopenizzanti. I parametri di studio ultrasonometrici sono indicatori della resistenza ossea e permettono di stabilire la predisposizione del paziente al rischio di frattura osteoporotica al pari della tecnica MOC tradizionale.<g id="0"/> L’esame ultrasonometrico si effettua a livello del calcagno, sensibile ai cambiamenti di natura fisiologica, patologica o iatrogena, rispecchiando il metabolismo osseo sistemico e risultando perciò efficace nella predizione delle fratture osteoporotiche, in particolare<g id="1"/> a livello dell’anca. Gli strumenti ultrasonometrici misurano la velocità di trasmissione e l’attenuazione degli ultrasuoni attraverso il calcagno, al fine di fornire una misura clinica nota come Indice Stiffness: questo indice rappresenta il rischio di frattura osteoporotica ed è paragonabile alla densità minerale ossea (BMD), misurata mediante assorbimetria a raggi X della colonna vertebrale o dell’anca.<g id="2"/> La valutazione si basa su due parametri:È bello stare bene!
Stringhe tradotte
Federica Frau/Urine Check Riepilogo
È bello stare bene!
La misurazione della densitometria ossea è intesa come attività di prevenzione e screening rispetto al rischio di fratture per osteoporosi. L’ultrasonometria ossea quantitativa è una tecnica diagnostica che si basa sulla trasmissione di onde ad alta frequenza attraverso la matrice mineralizzata. Questa metodica trova impiego nello studio dei cambiamenti qualitativi e quantitativi scheletrici determinati dalla menopausa, dall’invecchiamento e da altre condizioni osteopenizzanti. I parametri di studio ultrasonometrici sono indicatori della resistenza ossea e permettono di stabilire la predisposizione del paziente al rischio di frattura osteoporotica al pari della tecnica MOC tradizionale.<g id="0"/> L’esame ultrasonometrico si effettua a livello del calcagno, sensibile ai cambiamenti di natura fisiologica, patologica o iatrogena, rispecchiando il metabolismo osseo sistemico e risultando perciò efficace nella predizione delle fratture osteoporotiche, in particolare<g id="1"/> a livello dell’anca. Gli strumenti ultrasonometrici misurano la velocità di trasmissione e l’attenuazione degli ultrasuoni attraverso il calcagno, al fine di fornire una misura clinica nota come Indice Stiffness: questo indice rappresenta il rischio di frattura osteoporotica ed è paragonabile alla densità minerale ossea (BMD), misurata mediante assorbimetria a raggi X della colonna vertebrale o dell’anca.<g id="2"/> La valutazione si basa su due parametri:È bello stare bene!