Conoscere lo stato del proprio benessere, cancellare le abitudini sbagliate, avere una nuova consapevolezza di sé, rinnovarsi con percorsi mirati e scegliere la miglior strategia per il benessere.
Una moltitudine di persone colpite da COVID-19 presenta manifestazioni cliniche che non si esauriscono nelle prime settimane della fase acuta sintomatica, ma possono prolungarsi precludendo un pieno ritorno al precedente stato di salute.<g id="0"/> I sintomi riportati coprono un ampio spettro: dolori muscolari, anosmia, disgeusia, alterazioni dell’umore e difficoltà di concentrazione e molti altri, tra i quali risulta particolarmente frequente una sensazione di stanchezza/affaticamento importante e persistente. Questa condizione di persistenza di sintomi, che può riguardare soggetti di qualunque età e con varia severità della fase acuta di malattia, è stata riconosciuta come un’entità clinica specifica, denominata appunto Long-COVID.
Il check up consiste in un questionario che consente la valutazione dello stato di affaticamento fisico/mentale della persona, mettendo in luce potenziali casi di fatica cronica tramite la combinazione di due parametri (fatica generale e ridotta attività). Inoltre, è fondamentale inquadrare la sintomatologia in un quadro anamnestico relativo alla storia clinica/patologie in atto per poter comprendere se si tratti effettivamente di un caso di Long Covid Sindrome: per questo prima del questionario vengono somministrate domande introduttive che possono essere utili in combinazione con le risposte al questionario per successivi approfondimenti.
Il questionario non consente una diagnosi rispetto alla sindrome da long-COVID ma possia mo identificare se la situazione di stanchezza e affaticamento abbia una severità e una consistenza tale da introdurre un rischio di potenziale caso di affaticamento cronico e apparentemente ingiustificato rispetto alle attività svolte.