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un anno fa
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un anno fa
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Spagnolo
un anno fa
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appartiene a un gruppo di secosteroidi liposolubili responsabili dell’assorbimento intestinale di minerali come calcio, ferro, magnesio, fosfato e zinco. L’indicatore migliore del livello di vitamina D nell’organismo è dato dalla concentrazione ematica di vitamina D (che comprende sia la D2 che la D3). Nella sua forma attivata, la vitamina D agisce in realtà come un ormone che regola vari organi e sistemi ed è importante nel controllo dell’infiammazione e del sistema immunitario. Attualmente, una carenza di Vitamina D viene riconosciuta come un’epidemia a livello mondiale.<g id="0"/>Un deficit di vitamina D è stato correlato a diverse patologie gravi come osteoporosi, osteomalacia, sclerosi multipla, patologie cardiovascolari, complicanze in gravidanza, diabete, depressione, ictus, patologie autoimmuni, influenza, diversi tipi di cancro, malattie infettive, Alzheimer, obesità e maggiori livelli di mortalità, ecc. Per questo motivo, oggi rilevare il livello di (25-OH) vitamina D viene considerato come un “test di screening medicalmente necessario”, e mantenere livelli sufficienti di questa vitamina non si limita a migliorare la salute delle ossa, ma anche la salute e il benessere generali. Recenti studi, per esempio, hanno evidenziato che, sebbene la vitamina D non sembri ridurre in modo significativo il rischio di insorgenza dei tumori, adeguati livelli di questa vitamina nel sangue possono migliorare le possibilità di sopravvivenza in chi si ammala di cancro. Più di recente, nel corso della pandemia da Covid-19, nella comunità scientifica si è aperto il dibattito sulla possibilità che una carenza di vitamina D aumenti il rischio di sviluppare forme gravi di infezione da Sars-CoV-2. Al momento però non ci sono evidenze conclusive sull’opportunità di utilizzare integratori di vitamina D contro Covid-19,<g id="1"/> tuttavia però è stato dimostrato che partecipi attivamente nel modulare le risposte immunitarie innate e adattive (Aranow, 2012). Il VITAMIN D TEST è un immunodosaggio basato sul principio del legame proteico competitivo. Il test consiste nella rilevazione semiquantitativa di vitamina D in campioni di sangue intero umano. L’esame viene effettuato tramite il prelievo di sangue capillare direttamente dal polpastrello del cliente. Durante il test, la miscela migra cromatograficamente verso l’alto sulla membrana per azione capillare. La membrana è pre-rivestita con antigeni (Ag) 25 (OH) D sulla regione della linea di test della striscipertenece a un grupo de secosteroides liposolubles responsables de la absorción intestinal de minerales como el calcio, el hierro, el magnesio, el fosfato y el zinc. El mejor indicador del nivel de vitamina D en el organismo es su concentración en sangre (que incluye tanto la D2 como la D3). En su forma activada, la vitamina D actúa en realidad como una hormona que regula diversos órganos y sistemas y es importante para controlar la inflamación y el sistema inmunitario. Actualmente, la deficiencia de vitamina D está reconocida como una epidemia mundial.<g id="0"/>La deficiencia de vitamina D se ha relacionado con varias enfermedades graves como la osteoporosis, la osteomalacia, la esclerosis múltiple, las enfermedades cardiovasculares, las complicaciones del embarazo, la diabetes, la depresión, los accidentes cerebrovasculares, las enfermedades autoinmunes, la gripe, varios tipos de cáncer, las enfermedades infecciosas, el Alzheimer, la obesidad y niveles de mortalidad más elevados, etc. Por este motivo, hoy en día detectar el nivel de (25-OH) vitamina D se considera una "prueba de cribado médicamente necesaria", y mantener niveles suficientes de esta vitamina no sólo mejora la salud ósea, sino también la salud y el bienestar general. Estudios recientes, por ejemplo, han demostrado que, aunque la vitamina D no parece reducir significativamente el riesgo de aparición de cáncer, unos niveles adecuados de esta vitamina en la sangre pueden mejorar las posibilidades de supervivencia en pacientes con cáncer. Más recientemente, en el transcurso de la pandemia de Covid-19, se ha debatido en la comunidad científica sobre la posibilidad de que una carencia de vitamina D aumente el riesgo de desarrollar formas graves de infección por Sars-CoV-2. Actualmente, sin embargo, no hay pruebas concluyentes sobre si los suplementos de vitamina D deben utilizarse contra el Covid-19,<g id="1"/> no obstante, se ha demostrado que participa activamente en la modulación de las respuestas inmunitarias innatas y adaptativas (Aranow, 2012). El VITAMIN D TEST es un inmunoensayo basado en el principio de unión competitiva a proteínas. La prueba consiste en la detección semicuantitativa de vitamina D en muestras de sangre total humana. La prueba se realiza extrayendo sangre capilar directamente de la yema del dedo del cliente. Durante la prueba, la mezcla migra cromatográficamente hacia arriba en la membrana por acción capilar. La membrana está previamente recubierta con antígenos (Ag) 25(OH)D en la región de la línea de prueba de la tira.